Salame È cheto!
🍞 Carb
0.6
🥑 Gras
30.1
🥚 Prot
24.1
🔥 KCal
367
valori nutrizionali per 100 g di parte edibile
❓ Salame in dieta chetogenica?
👨⚕️💬Il salame è generalmente compatibile con una dieta chetogenica grazie al suo basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi. Nello specifico, 100g di salame hanno solo 0.6g di carboidrati, ben entro la quota giornaliera tipica di un piano alimentare chetogeno. Tuttavia, è importante notare che il salame contiene un apporto calorico significativo e un alto contenuto di sale, fattori entrambi da tenere in considerazione nel contesto di una dieta sana ed equilibrata.
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Pro
- Basso contenuto di carboidrati: ciò rende il salame un alimento adatto allo stato di chetosi.
- Elevato contenuto di grassi: utili per mantenere lo stato di chetosi.
- Fonte di proteine: il salame può contribuire alla quota proteica giornaliera.
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Contro
- Alto contenuto di sodio: un consumo eccessivo può aumentare il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari.
- Alto contenuto calorico: è necessario monitorare la quantità consumata per evitare un eccesso calorico.
- Grassi saturi: il salame ha un alto contenuto di grassi saturi, che se consumati in eccesso, possono aumentare il livello di colesterolo nel sangue.
Cosa mangiare in chetogenica: guida completa agli alimenti
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❓ Salame, fa ingrassare?
👨⚕️💬 Consumare questo alimento è una scelta che potrebbe influire sul dimagrimento se non bilanciata con altri cibi dal minor impatto ingrassante. Porzioni troppo grandi potrebbero portare a superare il tuo fabbisogno calorico giornaliero.
Scorri in basso per scoprire in dettaglio i valori nutrizionali di questo alimento.
Un salume che è indice di garanzia. Lo si trova in tutto il mondo, in versioni più o meno buone, ma è sempre presente in taglieri tipici e durante gli aperitivi. In Italia sono molte le versioni che vengono proposte e, soprattutto, ogni territorio ha le sue tradizioni e le sue storie da raccontare.
La storia del salame in Italia
Si tratta di uno dei salumi più antichi presenti in Italia. Le prime testimonianze scritte risalgono al Medioevo quando compare con il termine salacca o salamem, per indicare u alimento salato e successivamente insaccato. Già allora esistevano le versioni realizzate con carni di scarto e quelle ottenute da tagli più pregiati. Nonostante sia in questo periodo che l’arte della norcineria diventa sempre più affinata, ci sono testimonianze dell’esistenza del salame anche in epoca romana ed etrusca. Molto importante nella storia del salame la Via Salaria romana che collegava la capitale all’Adriatico, dove si reperiva il sale per la conservazione degli alimenti. I primi esemplari di salame, quando ancora non veniva impiegato questo ingrediente per la conservazione, erano composti da carne di maiale cotta.
Caratteristiche del salame
Il salame crudo è un insaccato costituito da carne di maiale cruda macinata con aggiunta di grasso, sale e spezie. Si parla di maiale in quanto è la carne maggiormente impiegata per la realizzazione del salame, ma in commercio ne esistono anche versioni a base di oca, cinghiale, cervo, cavallo o asino. Un salame si differenzia anche per dimensioni, stagionatura e disciplinari di produzione. Si tratta di alimenti ipercalorici e ricchi di trigliceridi e colesterolo, per questo se ne consiglia un consumo moderato. Tra le altre cose, però, il salame è in grado di fornire un buon apporto di proteine, potassio e ferro.
Le varietà presenti in Italia
Sono innumerevoli le varietà di salame presenti in Italia. Si parte dai piccoli cacciatorini, una versione ridotta comoda e pratica nata per soddisfare le esigenze alimentari dei cacciatori. Segue il salame Felino, che deve il nome al paese di nascita in provincia di Parma. Nasce dalla sottospalla del maiale insaccato in un budello naturale. Il salame di Varzi, tipico della provincia di Pavia, è fra i più apprezzati al mondo. Qui in Oltrepò Pavese il clima rende la stagionatura perfetta, non è un caso se ha ottenuto la DOP. Al Sud si possono trovare le versioni piccanti del salame, l’esempio perfetto è la ‘Nduja calabrese.
Fasi di produzione del salame
L’impasto ottenuto da carne cruda e grasso di maiale viene condito con sale e spezie come pepe, noce moscata e aglio. Dopo la macinazione e la miscela, il salame viene insaccato in un budello animale o artificiale. Le dimensioni variano e si differenziano in base alla tradizione e alle esigenze locali. Prima di passare alla fase di stagionatura si ha l’asciugatura che dura all’incirca una settimana. La stagionatura vera e propria dura dalle due settimane fino ai sei mesi. Molto importante è la fase della legatura che consente che l’impasto diventi compatto e non lasci passare aria, che ne comprometterebbe le caratteristiche e il sapore.
📊 Salame, valori nutrizionali per 100 g di parte edibile
👨⚕️💬 Le calorie di questo alimento sono 367 kcal e i macronutrienti sono così suddivisi: carboidrati 0.6g (di cui zuccheri: 0.6g), grassi 30.1g (di cui saturi: 11.3g), fibre 0.0g, sale 3.9g, proteine 24.1g.
🔥 Calorie (Kcal) | 367 |
🍞 Carboidrati (gr) | 0.6 |
- di cui zuccheri (gr) | 0.6 |
🥑 Grassi (gr) | 30.1 |
- Grassi saturi (gr) | 11.3 |
- Grassi monoinsaturi (gr) | 13.4 |
- Grassi polinsaturi (gr) | 2.7 |
- Colesterolo (mg) | 84 |
🥚 Proteine (gr) | 24.1 |
🌱 Fibre (gr) | 0.0 |
🧂 Sale (gr) | 3.9 |
fonti consultate: Crea, USDA, USAV, OpenFoodFacts.org, etichette nutrizionali | Segnala un errore |
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